COS’E’ IL CERTIFICATO DI CLASSIFICAZIONE SISMICA
Il Certificato di Classificazione sismica è un documento, mediante il quale un tecnico abilitato va a valutare ed asseverare qual è il rischio sismico a cui è sottoposto un determinato immobile. E’ espresso in percentuale di IS-V o PAM. Difatti, per la determinazione della Classe di Rischio, si fa nel seguito riferimento a due parametri:
- la Perdita Annuale Media attesa (PAM), che prende in considerazione le perdite economiche associate ai danni agli elementi strutturali e non, e riferite al costo di ricostruzione(CR) dell’edificio privo del suo contenuto
- l’indice di sicurezza (IS-‐V) della struttura, definito come il rapporto tra l’accelerazione di picco al suolo (PGA,PeakGroundAcceleraMon), che determina il raggiungimento dello Stato Limite di salvaguardia della Vita (SLV), capacità in PGA–PGAC, e la PGA che la norma indica, nello specifico sito in cui si trova la costruzione e per lo stesso stato limite, come riferimento per la progettazione di un nuovo edificio, domanda in PGA-‐PGAO. L’indice di sicurezza (IS-‐V) della struttura è meglio noto ai tecnici con la denominazione di “Indice di Rischio”.
L’attestazione è a carico del proprietario dell’edificio, singolo o costituente un condominio, deve essere depositata presso l’Ufficio del Genio Civile competente per territorio e deve essere eseguita da tecnici qualificati, con comprovate competenze specifiche nel settore.
CLASSI DI RISCHIO
Sono state definite 8 classi di rischio: A+, A, B, C, D, E, F, e G. Gli edifici in classe G, si trovano nelle condizioni di rischio sismico massime previste, mentre se un immobile viene classificato con rischio A+ si trova nelle condizioni di rischio minime previste. La classe non indica altro che il grado di affidabilità sismica dell’edificio. L’indice di prestazione sismica scaturisce dall’analisi sismica del fabbricato, tenuto conto dell’ubicazione, della classe d’uso, delle caratteristiche costruttive, dei materiali strutturali impiegati, ecc.
QUANDO E’ OBBLIGATORIO
La Classificazione sismica dovrebbe essere resa obbligatoria, a livello nazionale, per gli edifici nuovi, per quelli oggetto di interventi di adeguamento, e per gli edifici esistenti, per cui si richieda di accedere ad eventuali incentivi ed agevolazioni di qualsiasi natura.
I tempi dipendono da molti fattori e non sono facilmente stimabili.
DURATA DELLA CERTIFICAZIONE
L’ Attestato ha validità temporanea limitata e non superiore alla vita nominale della struttura analizzata (nel caso di nuovi edifici). Non è soggetto a decadenza nel caso di emanazione di aggiornamenti normativi successivi a quelli per i quali è stato redatto l’attestato stesso e che potrebbero intervenire durante il periodo di validità. Del documento, tuttavia, si prevede un eventuale aggiornamento, a seguito di verifica decennale dello stato di conservazione ed uso dell’edificio, a partire dalla data di prima classificazione. Qualora invece sull’edificio siano intervenuti significativi cambiamenti strutturali, si dovrà procedere, necessariamente, ad una nuova classificazione, dalla quale ripartiranno, in via temporale, le verifiche e i controlli decennali di cui sopra.
CONTENUTI DEL CERTIFICATO
L’ Attestato di Certificazione Sismica (nuovi edifici) comprende:
– i dati identificativi dell’edificio (ubicazione, dati catastali, dati georeferenziati);
– i dati identificativi del Progettista e Direttore dei Lavori (architettonici e strutturali), dell’Impresa costruttrice e del Collaudatore statico;
– i riferimenti alla Pratica strutturale depositata presso l’Organo competente;
– la scheda di sintesi attestante l’indice di prestazione sismica e la correlazione dei parametri di calcolo con i parametri di riferimento.
Allegato:Guida alla certificazione del rischio sismico degli edifici